03/12/2020

Il negozio illuminato - La percezione della luce

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Il 2020 è stato scandito dallo scampanellio del corriere espresso con un pacco per noi.

Chiusi dentro casa, alcuni hanno smontato e rimontato mobili, altri sono diventati esperti panificatori e in molti abbiamo dato sfogo a bisogni e desideri cliccando “aggiungi al carrello” e “procedi all’acquisto”.

Ma la sensazione di entrare in un negozio, la shopping experience, neanche a dirlo, è un’altra cosa.

Toccare il prodotto, sentirne la consistenza tra la dita e soppesarlo, ci regala sicurezza e un pizzico di innegabile appagamento come insegna Carrie Bradshop - pardon - Bradshaw.

E-commerce vs Brick and Mortar (ossia il negozio reale) non è una battaglia che si combatte a suon di statistiche di vendita. L’istante di vita che trascorriamo all’interno del negozio ci regala appunto un’esperienza che va ben oltre il click e che solo oggi che ci manca siamo consapevoli di quanto sia influente.

Questo ci ha spinto a riflettere sul ruolo della luce in questi ambienti, come questa possa rappresentare uno degli inneschi dell’esperienza del cliente, come agisce sul ricordo che di essa rimane e come può contribuire al raggiungimento dell’obbiettivo commerciale.

La luce per il brand

Partiamo dall’esigenza principale di qualsiasi azienda… comunicare il proprio brand. 

🔶 Il primo passo sarà capire il suo tratto distintivo: qual è il vantaggio o il beneficio a cui il cliente può aspirare attraverso il prodotto (o servizio)?

🔶 Il secondo sarà comprendere quali elementi all’interno del negozio sono in grado di veicolare la brand identity.

Da queste risposte derivano i punti di attenzione su cui concentrarci nel negozio, per questo una stretta collaborazione tra progettista e direttore marketing permette di conoscere la filosofia del marchio e di esaltarla.

Approcciamo il negozio con l’idea di dosare la luce esattamente dov’è richiesta,
perché sappiamo che illuminare non vuol dire inondare un posto di luce.

Lungi da dire “il negozio si illumina con questo prodotto”, anche perchè le situazioni sono le più disparate e le soluzioni teoricamente infinite, racconteremo come una soluzione di luce si  inserisce nel concept gerarchico dello spazio

Se tra i valori del brand figurano la sostenibilità del processo, le fibre naturali, la filiera corta, il plastic-free, e l’elemento di attrazione per l’ingresso dei clienti sono delle balle di fieno, forse vorremo prediligere una luce calda e morbida che punti a stimolare sentimenti di accoglienza e benessere.

Viceversa, se il brand propone un prodotto di alta gamma, probabilmente vorrà essere espresso da un ambiente più teatrale dove un’illuminazione più tecnica mira a esaltare la matericità o la tecnologia del prodotto-protagonista e le luci lo eleveranno figurativamente su un piedistallo.

La giusta misura di contrasto tra prodotto e contesto può aiutare il primo a emergere…
ma senza lasciare il secondo nell’oblìo!

Anche se amiamo la teatralità, gli occhi di bue lasciamoli agli attori :)

Ci siamo abituati all’aria rarefatta degli Apple store: eterei, bianchi di un’illuminazione a giorno e senza ombre...  che dà l’idea che nulla sia nascosto, tutto sia facile e a portata di mano.

Uno showroom per motociclisti invece farà delle tonalità scure il suo punto di forza (avete presente l’asfalto?) come un archetto che tocca le corde dei caratteri più grintosi, magari con una luce a temperatura di colore neutra (4000K) a modellare i chiaroscuri come nel progetto qui sotto.

Snack 2.3, 4000K, 22W, 10°, anodizzato grigio

Snack 2.3, 4000K, 22W, 10°, anodizzato grigio Scopri progetto e credits

 

Una volta chiariti i valori del brand e del prodotto (o servizio), sarà più facile capire come dare risalto all’elemento di attrazione.

Ci piace pensare che la luce sia uno dei linguaggi delle emozioni. Sono proprio le emozioni, solleticate dagli elementi illuminati, le molle che fanno scattare i clienti e li invogliano a entrare in negozio. Ciò che può trasformare un semplice passante in potenziale cliente al solo varcare l’ingresso. 

Segui la luce

Il negozio è un ambiente molto complesso, dove convivono zone per il cliente, che sono l’accoglienza, i percorsi, la prova, l’acquisto, e zone dedicate all’esposizione dei prodotti in tutte le sue forme: vetrine, banconi, scaffali e nicchie.

Spesso tutto questo convive in pochi metri quadrati.

La luce può aiutarci non solo a dare una caratterizzazione a ciascuna di queste zone, ma anche a creare gerarchie di fruizione in grado di orientare gli sguardi, di condurre il cliente all’interno del nostro ambiente in maniera spontanea, stimolato dalla curiosità della scoperta.

Immaginiamoci il percorso ideale del cliente all’interno dello store. Fargli scoprire gli ambienti uno dopo l’altro aumenterà la sua permanenza e contribuirà alla sua shopping experience.

 

👣Se l’ambiente è molto piccolo, un'idea potrebbe essere quella di attirarlo verso una parete di fondo dove ci sarà il personale pronto ad accoglierlo, eventualmente accompagnando i suoi passi con delle luci di orientamento a terra, incassi di piccole dimensioni, bassa potenza (1W) e luce diffusa.

Snack 1.0, 3000K, 9W, 10°x45°, anodizzato grigio

Snack 1.0, 3000K, 9W, 10°x45°, anodizzato grigio Scopri progetto e credits

 

Simply 1.0, 3000K, 1W, cromato perla

Simply 1.0, 3000K, 1W, cromato perla 

Un consiglio che ci sentiamo di dare per aumentare la percezione di profondità dello spazio sin dalla prima occhiata dall’ingresso, è quello di preferire l’illuminazione di superfici verticali (meglio se dal basso), piuttosto che di quelle orizzontali.

Anche video e LED wall possono essere considerate tra le superfici verticali illuminate all’interno dello store e sappiamo quanto la loro attività spesso si sovrapponga alla luce, per questo è consigliabile assicurarsi quale sia il loro posizionamento sin dal principio del progetto.

Neva 5.2, RGB, 50W, 15°, con staffe

Neva 5.2, RGB, 50W, 15°, con staffe Scopri progetto e credits

 

Snack 2.3, 4000K, 22W, 10°, anodizzato grigio

Snack 2.3, 4000K, 22W, 10°, anodizzato grigio Scopri progetto e credits

 

L’esposizione versatile - aggiungi un posto a tavola

Grazie allo struscio in centro del sabato pomeriggio tutti noi abbiamo imparato a conoscere le dinamiche dei negozi, sappiamo che è buona abitudine dei commercianti spostare la merce da una settimana all’altra per dare una sensazione di novità al cliente.

Che i prodotti cambino veramente o meno, le figure che si occupano del visual degli store devono poter contare su un’illuminazione estremamente versatile per la
riconfigurazione rapida degli spazi.

Possibilmente senza intaccare il budget.

Siri Track 2.0, 3000K, 16W, 29°, nero

Siri Track 2.0, 3000K, 16W, 29°, nero Scopri il prodotto

 

Siri Track 2.0, 3000K, 16W, 29°, nero

Siri Track 2.0, 3000K, 16W, 29°, nero Scopri il prodotto  

 

Proprio sul rendere agevole il riadattamento dell’illuminazione, i sistemi a binario hanno fatto la loro fortuna.

Poter riposizionare il proiettore, avvicinarlo al prodotto da enfatizzare, spostarlo sulla nuova isola espositiva, è stata la chiave per rendere autonomo il personale, di una boutique ad esempio, nel riallestimento dell’illuminazione, senza la necessità di coinvolgere un tecnico solo per delle piccole variazioni della scena.

Con l’obiettivo di agevolare ulteriormente gli addetti ai lavori, sono nati diversi proiettori che offrono la possibilità di variare l’intensità della luce attraverso un semplice dimmer a bordo oppure di intervenire sull’emissione luminosa.

Siri Track 2.0, dimmerazione manuale a bordo

Infatti non sempre è sufficiente spostare e ripuntare: al cambiare degli oggetti esposti, la luce che li esalta dovrà adattarsi al cambiamento.
Una pochette cede il posto a una borsa da spiaggia? Ecco che si rende necessario aumentare l’apertura dell’emissione luminosa. 

Le soluzioni per intervenire senza la sostituzione integrale del corpo illuminante sono diverse, quelle che proponiamo sono due:

🔶 i filtri intercambiabili che modellano l’emissione; come si vede nel video qui sotto, assistiamo al cambio semplice e pratico da un'ottica stretta a un’ottica ellittica

🔶 l’utilizzo di proiettori dotati di zoom ottico manuale, che regolando il gruppo ottico come fosse l’obiettivo di una macchina fotografica, permettono di intervenire sull’ampiezza dell’emissione luminosa con un effetto molto definito.

Guardiamo il caso di un negozio particolare, una galleria d’arte dove sono installati proiettori con zoom regolati a seconda del quadro esposto.

Zab Track 2.0, 3000K, 23W, bianco, APART spaziocritico, Vicenza, Italia, courtesy of Sharon Di Carlo

Zab Track 2.0, 3000K, 23W, bianco, APART spaziocritico, Vicenza, Italia, courtesy of Sharon Di Carlo Scopri il prodotto

 

Sicuramente i sistemi a binario vincono per versatilità, anche perchè consentono di portare l’alimentazione praticamente ovunque, ma non possiamo dire che abbiano doti camaleontiche, soprattutto quando il binario è fissato a soffitto e non incassato.

Con la disponibilità di un controsoffitto in cartongesso potremmo preferire una soluzione più discreta come un incasso downlight.

Temiamo si riveli una scelta troppo vincolante? Esistono soluzioni a incasso estremamente versatili pensate proprio per ambienti come retail e showroom.

La sorgente nascosta

Un occhio di riguardo per il nostro occhio! Vogliamo vedere la luce, ma non essere infastiditi dalla sua sorgente, ovvero il punto dell’apparecchio da cui tutto ha origine, dove lo sguardo non deve arrivare per non essere abbagliato.

Tre cose da fare per assicurarsi comfort visivo:

👉 utilizzare apparecchi con ottica arretrata, dove il LED si trova su un piano arretrato rispetto al frontale;

👉 valutare l’utilizzo degli accessori antiabbagliamento quali il nido d’ape e, sui proiettori, anche i cannocchiali e le alette frangiluce (un po’ vintage, ma sempre attuali);

👉 porre massima attenzione al puntamento degli apparecchi, che devono tenere conto della posizione del cliente che si avvicina al prodotto.


Vorremo che i nostri clienti fossero accecati dall’amore a prima vista per quel décolleté tacco 12... non certo da una sorgente luminosa!

In questo articolo abbiamo parlato dell’approccio generale allo spazio del negozio, delle zone per il cliente e le soluzioni pratiche offerte dagli apparecchi illuminanti. 

Nel prossimo affronteremo i dettagli espositivi e la resa cromatica della luce.

Hai usato anche tu degli apparecchi L&L per illuminare un negozio?

Raccontacelo!

Perché scriviamo questo? Leggi QUI