Nel primo articolo dedicato ai camminamenti in esterno ci siamo lasciati ispirare dagli effetti di luce che ci guidano sulla strada di casa, attraverso un centro abitato o vicino a specchi d’acqua e abbiamo visto i modi diversi in cui la luce prende forma quando è proiettata a terra da un incasso, segnapasso o paletto.
Approfondiamo qui le diverse tipologie di apparecchi a tecnologia LED che illuminano i percorsi, la loro valenza emozionale e le loro caratteristiche installative.
Il dinamismo della linea grafica
Vogliamo dedicare un capitolo a parte alla potenza espressiva dei profili lineari a luce diffusa nell’illuminazione dei camminamenti esterni. Nelle parole di Vasilij Kandinskij troviamo l’essenza dinamica che costituisce la linea e da cosa quest’ultima è scaturita.
Essa è sorta dal movimento ‐ e precisamente attraverso l’annientamento della quiete suprema in sé conchiusa nel punto.
Qui ha luogo il salto dalla staticità al dinamismo.”
Punto linea superficie, 1926
Nelle immagini che seguono vediamo i diversi intenti della linea applicata all’illuminazione.
Nell’ordine:
🔶 siamo su una rampa d’ingresso di un’azienda; il profilo lineare unisce con un gesto verticale deciso il visitatore e l’entrata, la linea continua ci guida con sicurezza e sottintende una fiducia che non lascia spazio a ripensamenti;
🔶 di nuovo un ingresso, stavolta siamo in un ambito commerciale, in interno; la linea è usata come segnaletica per invitare il cliente a salire le scale e scoprire il piano superiore. La disposizione disallineata ricorda la progressione dei passi o le strisce divisorie di una carreggiata;
🔶 i segmenti orizzontali sbarrano il percorso? Probabilmente sì e ringraziamo per averlo fatto, perché invece di seguire a passo spedito il sentiero ci è venuta voglia di alzare lo sguardo e guardare all’orizzonte un meraviglioso panorama;
🔶 la diagonale, la linea più lunga; il suo atteggiamento trasversale è sia figurativo che simbolico perché unisce due elementi architettonici distinti, la facciata e la pavimentazione antistante, e crea una connessione di luce e una continuità al design dell’edificio.
Profili per luce in radenza
La forma è uguale, ma il contenuto luminoso è completamente diverso.
Sono linee che ospitano corpi ottici più complessi di quelli visti poco sopra, sono i profili lineari da esterno con ottiche che fungono da segnapassi, incassati nei muri in pietra a 30 cm da terra, che costeggiano il percorso e proiettano una luce radente.
Nel racconto dei sentieri pedonali diamo spazio a un progetto tutto italiano che si concentra in particolar modo sui percorsi in esterno per consentire al pubblico di visitare in notturna il complesso monumentale dannunziano del Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera, Brescia.
Nel 2017 MI10studio ha concentrato il suo intervento illuminotecnico sulla passeggiata che dalla Prioria, la casa-museo di d'Annunzio, arriva al MAS, Il Museo d'Annunzio Segreto, e alla Nave Puglia, suggestivo cimelio della Grande Guerra.
Il profilo monta un’ottica ellittica che, grazie all’installazione poco più in alto del pavimento, crea un effetto wall grazing sul passaggio.
Pasito a pasito
Non possiamo parlare di camminamenti senza dedicare un approfondimento al segnapasso Pasito, una delle soluzioni più apprezzate dai progettisti e dal cliente che cerca una soluzione di luce uniforme, priva di alternanza luce/ombra. Vediamo subito perché.
Nella puntata precedente lo abbiamo introdotto con una realizzazione dove dicevamo come questo segnapasso sia in grado di restituire abbondante flusso luminoso a terra (390 lm), ma la sua caratteristica distintiva risiede nell’ampiezza dell’ottica asimmetrica 150°x90°.
Questa permette infatti di posizionare gli apparecchi a un’interdistanza di 5 metri tra loro: riduce il numero di segnapassi necessari sui lunghi percorsi garantendo uniformità luminosa.
Grazie alla sua ampiezza ottica, Pasito è stato impiegato in maniera creativa anche per l’illuminazione indiretta di un passaggio coperto, che compone sulla volta l’effetto luminoso analogo impiegato per il camminamento.
La geometria del paletto
Circa 1 lux. Questo è il valore di illuminamento minimo a terra che ci permette di vedere di notte dove mettiamo i piedi, se l’ambiente non è illuminato da altre sorgenti. Nel peggiore dei casi: una notte senza luna.
Nella nostra documentazione tecnica riportiamo i diagrammi isolux, le cui linee rappresentano la forma della luce proiettata a terra.
Quando è preferibile scegliere dei paletti rispetto a dei segnapassi?
Ripercorriamo alcune esigenze già menzionate:
🔶 se l’illuminazione deve interessare un’area estesa: i paletti hanno in genere un’intensità luminosa maggiore e la scelta dell’altezza influisce sulla proiezione della luce a terra; inoltre i paletti con la testa inclinata hanno un'estetica più predisposta ad azioni su largo raggio;
🔶 se non ho un muro o una parete d’appoggio dove poter installare degli incassi o dei segnapassi;
🔶 per facilità d’installazione, perché non è necessario ricavare nel terreno un volume per l’incasso; è sufficiente predisporre la piastra di fissaggio in superficie. Inoltre la struttura dello colonna del paletto consente l’alloggiamento dell’alimentatore ed evita un sistema di alimentazione remoto.
🔶 per arredo. Già, perché la parte visiva, la presenza fisica dei paletti, cambia tutto.
Nell'articolo precedente vi abbiamo proposto un gioco: sostituire mentalmente i segnapassi con i paletti nelle immagini dei progetti. Ora vi invitiamo a fare il contrario nelle immagini che seguono.
Se già la luce contribuisce a esaltare le linee prospettiche, l'estetica geometrica del paletto scelto nel progetto enfatizza ancora di più la struttura dello spazio. Specialmente se i paletti sono monoemissione e disposti lungo le linee del percorso in maniera scandita e regolare: è chiaro l’invito al pedone di non uscire dagli spazi tracciati.
Se al posto dei paletti ci fosse stato un incasso a terra, a questi ambienti sarebbe mancata una marcata nota caratterizzante.
L’illuminazione ci parla di un approccio completamente diverso se la disposizione dei paletti sul percorso è alternato e l’emissione è doppia. Vediamo cosa c’è dietro al paletto: un manto erboso che probabilmente non dispiacerà se calpestiamo, mentre girovaghiamo con un bicchiere in mano facendo public relation in questa location per eventi.
Siamo giunti al termine di questa passeggiata tra i sentieri della luce in esterno, partendo dalla strada di casa fino a sentieri dai toni più trionfali; ispirati dalle parole di Kandinskij, abbiamo riletto in chiave emozionale alcune applicazioni dei nostri apparecchi a tecnologia LED, nelle immagini di referenze raccolte nel corso di questi anni. Inoltre abbiamo parlato degli aspetti più tecnici e installativi delle geometrie che ospitano la luce.
Hai illuminato un camminamento con i nostri apparecchi? cosa aspetti…