29/04/2021

L'illuminazione nei luoghi di culto - In esterno

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Mettere piede in una chiesa e ritrovarsi catapultati in una dimensione riflessiva, introspettiva e lontana dalla quotidianità. Il tempo si ferma e ci scopriamo pervasi da un’atmosfera penetrante, merito indubbio anche dell’incenso che respiriamo :-)

Ci siamo chiesti come la luce contribuisca a creare questa dimensione aulica comune a tutti i luoghi di culto, seppure questi siano così diversi tra loro, per religioni, epoche e culture.

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Ci troviamo in Italia, nel Paese con più cattedrali al mondo1 è naturale che la nostra esperienza d’illuminazione riguardi nella maggioranza le strutture cattoliche, ma non solo.

Cominciamo questo articolo, visitando questi luoghi fuori e dentro, dall’alto in basso, fino a vederli sotto una nuova luce.

Spazi di intersezione, tra sociale, urbano e spirituale

Una referenza a cui siamo particolarmente affezionati, è la Grande Moschea Camlica a Istanbul, per la quale nel 2018 abbiamo realizzato degli apparecchi illuminanti insoliti, che costituiscono un intervento dalla grande valenza simbolica per l’interazione tra l’uomo e la struttura di culto. Nell’ampio cortile antistante la moschea, nella spianata e nel lato destro, linee quadrate di luce diffusa ritmano in maniera cadenzata l’ampia superficie pavimentata, in un rigoroso pattern geometrico.

La luce emessa dai profili rende viva e animata la grande area che sembra così accogliere non solo i fedeli, ma anche i turisti e i visitatori. I quadrati di luce infatti assumono una funzione “interattiva” inaspettata, diventando l’ambientazione ideale per fotografie, come fossero un podio luminoso; sullo sfondo la magnifica visione della moschea.

Un progetto illuminotecnico ambizioso, che ha perseguito l’obiettivo di creare un’esperienza significativa anche al di fuori dello spazio di silenzio e di preghiera. 

Rio 2, 19W/m, versione con installazione speciale e temperatura di colore 2200K

Rio 2, 19W/m, versione con installazione speciale e temperatura di colore 2200K Scopri progetto e credits

Rio 2, 19W/m, versione con installazione speciale e temperatura di colore 2200K

Rio 2, 19W/m, versione con installazione speciale e temperatura di colore 2200K Scopri progetto e credits

 

Guardando le immagini, è facile richiamare alla mente un corrispettivo con gli edifici di culto cattolici. Si tratta del sagrato, lo spazio davanti all’entrata principale in genere separato dalle aree pubbliche circostanti mediante soluzioni architettoniche come gradinate o balaustre. Oggi  il sagrato è deputato all'accoglienza dei fedeli, dove si radunano e si intrattengono scambi sociali principalmente all’uscita della funzione.

Nelle immagini sottostanti, l’illuminazione dell’atrio e del quadriportico della Basilica di Sant’Ambrogio a Milano. In questo caso l’illuminazione si è concentrata nei portici e verso l’atrio, attraverso l’installazione di applique con ottica asimmetrica rivolte verso l’interno del quadriportico.

Geko 5.1, 3000K, ottica asimmetrica, versione speciale con potenza 13W e finitura RAL rosso

Geko 5.1, 3000K, ottica asimmetrica, versione speciale con potenza 13W e finitura RAL rosso Scopri progetto e credits

Geko 5.1, 3000K, ottica asimmetrica, versione speciale con potenza 13W e finitura RAL rosso

Geko 5.1, 3000K, ottica asimmetrica, versione speciale con potenza 13W e finitura RAL rosso Scopri progetto e credits

Che sia una luce “grafica” a pavimento o una luce funzionale generale, in entrambi gli esempi riportati notiamo l’importanza simbolica di uno spazio di transizione sia fisica che mentale per predisporsi alla spiritualità.

Faccia a facciata

Ci troviamo quindi in piedi, di fronte alla pelle architetturale esterna del luogo sacro, fatta di portali, vetrate, paraste o arcate fino ad arrivare alle cupole e ai campanili, a seconda dello stile architettonico.

Sono proprio gli elementi che compongono la facciata a guidarci nell’individuare le gerarchie percettive e nel delineare l’approccio dell’illuminazione.

Qual è l’elemento architettonico principale che merita di essere esaltato? Una nicchia in pietra? Un rosone? Un architrave?

Siamo in Puglia, nel Sud Italia, davanti a una piccola chiesa di tufo, pietra calcarea. 

La facciata è semplice, arricchita da una lunetta sopra all’architrave. Il materiale è l’elemento principe della scena che merita di essere esaltato. 

In questo caso, è stata scelta un’illuminazione radente ottenuta con quattro incassi a terra di media e bassa potenza e con quattro proiettori poggiati sull’architrave, e direzionati in diversi punti del corpo centrale superiore. La texture porosa è valorizzata e il colore chiarissimo di questa pietra restituisce quasi luce indiretta sul sagrato; i cornicioni disegnati incorniciano la scena.

Ci spostiamo di poco, siamo in Abruzzo, un’altra chiesa storica di piccole dimensioni, simile per certi versi, dove si è preferito agire diversamente con la luce.

In questo caso infatti non si è scelto di esaltare la pietra, bensì di mettere in risalto l’incavo dei suoi elementi architettonici caratterizzanti. Sono stati quindi installati degli incassi a scomparsa nell’architrave lapideo di ogni porta per illuminare gli ingressi, mentre dei proiettori con ottica 10°x180° sono posizionati sulla cornice esterna del rosone e alla base di ogni nicchia e lunetta per sottolineare il profilo interno delle arcate.

Bright 1.0, 3000K, 2W, 20°, con nido d'ape / Bright 3.F,3000K, 10W, 21° / Pivot 1.7, 3000K, 7W, 34°, anodizzato grigio

Bright 1.0, 3000K, 2W, 20°, con nido d'ape / Bright 3.F, 3000K, 10W, 21° / Pivot 1.7, 3000K, 7W, 34°, anodizzato grigio Scopri progetto e credits

Litus 2.4, 3000K, 7W, 13x52° / Lyss 1.0, 3000K, 5W - 7W, trasparente 10°x180°, bianco

Litus 2.4, 3000K, 7W, 13x52° / Lyss 1.0, 3000K, 5W - 7W, trasparente 10°x180°, bianco Scopri progetto e credits

Le soprintendenze hanno il compito di tutelare i beni culturali e per questo spesso riducono il margine d’intervento sulle facciate storiche. Nella maggior parte dei casi, si limita al minimo la perforazione utilizzando dei proiettori fissati con staffe, i cui cavi corrono lungo gli elementi architettonici. Dal punto di vista estetico, la possibilità di verniciare i corpi illuminanti con un preciso RAL permette di mimetizzare gli apparecchi sulla facciata o sulla struttura, riducendo l’impatto visivo dell’impianto di illuminazione.

 

Vediamo infine due esempi di facciate in cui si è scelto di valorizzare le alte pareti.

Nella prima realizzazione sotto troviamo una chiesa moderna dove la parete ricurva viene “lavata di luce” in tutta la sua ampiezza grazie a dei profili lineari incassati a terra che montano un’ottica wall washer e che restituiscono un'illuminazione morbida e accogliente, priva di ombre dure, che conferisce volume alla struttura.

Nella seconda, il profilo lineare invece ospita un’ottica stretta ed è posizionato in corrispondenza delle paraste, donando solennità alla facciata, mentre si slancia verso il cielo.

River 2.1, 2700K, 40W

River 2.1, 2700K, 40W Scopri progetto e credits

Neva 1.2, 3000K, 45W, 11°

Neva 1.2, 3000K, 45W, 11° Scopri il prodotto

Facciate scultoree

Concentriamoci ora su altri componenti che compongono e caratterizzano la facciata. Di frequente sulle pareti esterne trovano spazio delle statue.

Se, con l’intento di esaltarle, posizionassimo un apparecchio illuminante vicino alla parete, esattamente sotto alla figura, la luce emessa creerebbe un forte contrasto chiaroscuro e vestirebbe di drammaticità la statua (vedi prima foto).

Per ottenere un effetto più morbido, è preferibile allontanarci e optare per delle ottiche asimmetriche od orientabili la cui emissione lavora sulla scultura in maniera più morbida e omogenea (vedi seconda foto). Effetto diametralmente opposto si otterrebbe mettendo una luce dietro alla statua, la statua risulterebbe al buio, e solo i suoi contorni sarebbero leggibili nel controluce (vedi terza foto).

Fregi e bassorilievi sono elementi architettonici ricorrenti che è più facile illuminare a distanza piuttosto che... a distanza ravvicinata. 

Nel caso qui sotto dei proiettori sono stati montati su palo nella piazza antistante il duomo per esaltare i tre bassorilievi e il rosone sulla facciata. L’ottica strettissima di 6° riesce a illuminare e a portare in primo piano questi elementi. Questa soluzione si presta anche per evitare in toto perforazioni sulla facciata.

Siri 2.0, 3000K, 6°, antracite

Siri 2.0, 3000K, 6°, antracite Scopri il prodotto

L’ultimo elemento scultoreo su cui vogliamo porre l’attenzione è il rosone, la finestra circolare che padroneggia numerose facciate delle chiese occidentali dall’epoca romanica e bizantina in poi.

Per illuminare il profilo interno di questi elementi fa gioco un apparecchio che emetta una luce a 180°, cosicché il fascio luminoso si concentri sui rilievi interni e ne esalti le forme. L’emissione luminosa può avere dei contorni più morbidi sfruttando un’ottica satinata, o più definiti, se si opta per un’ottica trasparente.

In particolare, in presenza di un motivo decorativo, l’ottica satinata consente di ridurre il contrasto tra luci e ombre.

Lyss 1.0, 3000K, 5W, trasparente 10°x180°, bianco

Lyss 1.0, 3000K, 5W, trasparente 10°x180°, bianco Scopri progetto e credits

Lyss 1.0, con ottica satinata 20°x180° / Lyss 1.0, con ottica trasparente 10°x180°

Lyss 1.0, con ottica satinata 20°x180° / Lyss 1.0, con ottica trasparente 10°x180° Scopri il prodotto

A un passo

Sguardo all'insù abbiamo ragionato sull’illuminazione delle forme e degli elementi e più ci avviciniamo alla facciata, più il nostro sguardo tende ad abbassarsi, fino a quando siamo a un passo dall’entrare e guardiamo lì, in prossimità di dove mettiamo il piede, l’entrata.

La scelta di installare due piccoli incassi nel pavimento porta l’attenzione sull’accesso e su un maestoso portone, per questo è consigliabile prevedere l’accessorio nido d’ape integrato all’interno del corpo illuminante che protegge i visitatori dall’eventuale abbagliamento.

Bright 1.0, 3000K, 2W, 20°, con nido d'ape / Bright 3.F, 3000K, 10W, 21° / Pivot 1.7, 3000K, 7W, 34°, anodizzato grigio

Bright 1.0, 3000K, 2W, 20°, con nido d'ape / Bright 3.F, 3000K, 10W, 21° / Pivot 1.7, 3000K, 7W, 34°, anodizzato grigio Scopri progetto e credits

Diversamente, è possibile illuminare l’entrata scegliendo un’illuminazione dall’alto verso il basso, come ad esempio con incassi installati nell’architrave lapideo.

La scelta di un’ottica ellittica ha permesso nel caso della referenza sotto, di disegnare con la luce l’intradosso degli accessi e inoltre di esaltare anche le decorazioni in rilievo sulle porte di ingresso.

Litus 2.4, 3000K, 7W, 13x52°

Litus 2.4, 3000K, 7W, 13x52° Scopri progetto e credits

Sentiamo le campane suonare, è tempo di terminare questa prima parte.

Volgiamo lo sguardo alla sede campanaria, un’ottica 10°x180° ne disegna i profili contro il cielo blunotte, dalla sommità dei piccoli proiettori con ottica 40° esaltano il rivestimento in maiolica. Tra i tetti e muri del paese che si colorano della luce giallo-arancione tipica delle lampade al sodio ad alta pressione, svetta un campanile con una temperatura colore 4000K.

Lyss 1.0, 4000K, 7W, 20°x180°, bianco / Spot 1.0, 4000K, 2W, 40° - 10° / Trevi 1.1, 4000K, 21W, diffusa

Lyss 1.0, 4000K, 7W, 20°x180°, bianco / Spot 1.0, 4000K, 2W, 40° - 10° / Trevi 1.1, 4000K, 21W, diffusa Scopri progetto e credits

Lyss 1.0, 4000K, 7W, 20°x180°, bianco / Spot 1.0, 4000K, 2W, 40° - 10° / Trevi 1.1, 4000K, 21W, diffusa

Lyss 1.0, 4000K, 7W, 20°x180°, bianco / Spot 1.0, 4000K, 2W, 40° - 10° / Trevi 1.1, 4000K, 21W, diffusa Scopri progetto e credits

Alla stessa ora, fanno eco le campane del paesino di Vieuvicq in Francia, nella regione della bassa Normandia, dove l’illuminazione della chiesa seppure interamente a tecnologia LED, segue lo stesso cromatismo a luce calda.

La struttura è infatti illuminata da proiettori con luce bianca 2700K, mentre il campanile osa un bianco 5000KL’illuminazione dell’architettura ecclesiastica nel punto in cui più si avvicina all’Altissimo, si tinge dei toni freddi del blu.

Siri 3.0, 2700K - 5000K, 23W, 30° - 6° - 12°

Siri 3.0, 2700K - 5000K, 23W, 30° - 6° - 12° Eglise Saint Martin, Vieuvicq, Francia

In questo articolo abbiamo guardato i luoghi di culto da fuori soffermandoci sugli elementi che compongono la facciata, passando dal sagrato e con lo sguardo verso il campanile.
Nel prossimo post osserveremo la luce che anima l’atmosfera spirituale dall’interno.

 

Sitografia

1: Gcatholic, http://www.gcatholic.org/churches/cath.htm, 02/02/2021

Hai illuminato l'esterno di un luogo di culto con i nostri apparecchi? Cosa aspetti…

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